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Da Psicologia a Interior Design: spazi che risuonano con le persone

Mi chiamo Valentina De Ponte e progetto spazi che mettono le persone al centro.
Il mio percorso inizia con una laurea in Psicologia, che mi ha dato strumenti preziosi per comprendere i bisogni profondi degli individui e delle comunità. Negli anni, questo sguardo sull’essere umano si è evoluto e tradotto nello spazio: mi sono specializzata in Interior Design, con un obiettivo chiaro — creare ambienti scolastici e professionali che favoriscano benessere, relazione e crescita.

Credo che l’architettura non debba essere solo funzionale o esteticamente gradevole. Deve risuonare con chi la vive, rispondere alle esigenze cognitive, emotive e relazionali delle persone.
Per questo, il mio approccio integra principi di neuroarchitettura, design biofilico e pedagogia degli spazi, lavorando sempre in modo interdisciplinare, concreto e su misura.

Dagli elementi di arredo all’illuminazione, passando per la profumazione e la scelta di strumenti per migliorare l’ergonomia, ogni dettaglio progettuale è pensato per valorizzare l’esperienza quotidiana di chi abita lo spazio.

Oggi sono CEO di De Ponte Innovazioni, l’azienda di famiglia che ho raccolto e rilanciato con una visione nuova: unire tradizione e innovazione per offrire soluzioni progettuali capaci di migliorare la qualità della vita nei luoghi dove lavoriamo, impariamo e ci relazioniamo ogni giorno.

Che si tratti di un’aula scolastica, di un ufficio, di uno spazio comune in azienda o di un’aula insegnanti, ogni progetto è per me un’opportunità per trasformare luoghi statici in ambienti vivi: più sani, più umani, più ispiranti.

Spazi che non solo si abitano, ma che aiutano a vivere meglio.

Credo che lo spazio debba risuonare con chi lo vive: non è solo questione di estetica, ma di rispondere ai bisogni emotivi, cognitivi e relazionali delle persone.

Essere una donna imprenditrice di terza generazione è per me motivo di grande orgoglio, ma anche una responsabilità profonda. Ho ereditato un’azienda con una storia importante, costruita con passione, competenza e dedizione da chi mi ha preceduto. Raccogliere questo patrimonio non significa solo conservarlo, ma soprattutto interpretarlo con coraggio, traghettandolo verso il futuro. Ho scelto di rilanciare De Ponte Innovazioni con uno sguardo nuovo, capace di fondere radici e visione, tradizione e trasformazione, portando all’interno del progetto una sensibilità femminile che ritengo oggi più che mai necessaria: un modo di fare impresa attento alle relazioni, orientato al benessere collettivo, basato su un pensiero strategico ma umano.

In un settore che ancora oggi è in gran parte maschile, credo sia fondamentale proporre modelli di leadership alternativi, più inclusivi, più dialogici, capaci di integrare competenze diverse e prospettive trasversali. Il mio modo di guidare l’azienda si fonda sulla cura come valore imprenditoriale: cura per i dettagli progettuali, per le persone con cui lavoro, per i clienti e per l’impatto che generiamo nel tempo. Ogni decisione, ogni sfida, ogni cambiamento viene affrontato con una visione sistemica, dove etica e innovazione camminano insieme. Questo approccio, che mette al centro la qualità della vita prima ancora che la prestazione, rappresenta per me una forma concreta e necessaria di evoluzione imprenditoriale.

In ogni progetto mettiamo al centro l’esperienza quotidiana delle persone. Dalla luce all’arredo, ogni scelta è strategica: lo spazio diventa così un asset concreto per il benessere e la produttività.

All’interno di De Ponte Innovazioni, il benessere delle persone non riguarda solo i clienti, ma è un principio fondante anche per chi lavora con noi ogni giorno. Sono convinta che la qualità di un progetto non possa prescindere dalla qualità dell’ambiente in cui viene generato. Per questo motivo, mettiamo grande attenzione nel costruire un clima aziendale sano, aperto al confronto, capace di valorizzare le competenze individuali e incoraggiare il lavoro di squadra. Credo fermamente che un team motivato, ascoltato e sostenuto sia la prima vera risorsa per qualsiasi impresa che voglia crescere in modo solido e sostenibile.

Promuoviamo la flessibilità come leva di equilibrio tra vita personale e lavoro, investiamo nella formazione continua e cerchiamo di progettare i nostri stessi spazi interni con la stessa cura che dedichiamo ai nostri clienti. La neuroarchitettura, il design biofilico, l’attenzione all’ergonomia: sono principi che applichiamo anche alla nostra quotidianità. Vogliamo essere il primo esempio coerente del nostro modo di progettare, partendo da dentro. Per me, un’azienda che mette davvero le persone al centro non è solo più etica: è anche più creativa, più resiliente e più capace di affrontare le sfide del futuro.

Ho trasformato la mia formazione in psicologia in una leva progettuale. Oggi, come CEO, guido un’impresa che coniuga innovazione e attenzione umana per creare ambienti che fanno davvero la differenza.