Innovazione, giovani e Sud: perché oggi vale la pena restare e costruire qui

Ogni volta che torno a Radio Capri, lo faccio con grande piacere. È un’occasione preziosa per condividere visioni, esperienze e, soprattutto, la consapevolezza che l’impresa — oggi più che mai — è un luogo dove si costruisce il futuro. Un futuro che vogliamo vedere crescere anche qui, al Sud.

La meccanica italiana: un orgoglio da preservare e innovare

Pochi giorni fa ho avuto l’onore di partecipare all’Assemblea Nazionale di Federmeccanica, svoltasi nella splendida cornice del Museo di Pietrarsa. Un luogo simbolico, nato con la prima ferrovia d’Italia, ma che oggi rappresenta un crocevia di eccellenza, storia e innovazione.

Nel corso di questo incontro si è parlato molto del valore della meccanica e meccatronica italiana, settori trainanti del nostro manifatturiero. Produrre in Italia non è solo possibile, è necessario: i nostri prodotti sono un motivo di vanto nel mondo, e la qualità che sappiamo esprimere non è replicabile altrove.

Eppure, per continuare a crescere, serve uno storytelling nuovo, soprattutto verso i giovani e le donne. Troppo spesso la fabbrica è ancora vista con lenti vecchie, mentre oggi è sinonimo di tecnologia, sostenibilità e visione.

Capri: il Mezzogiorno guarda “Orizzonte”

A metà ottobre, come da tradizione, si terrà a Capri il Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria, giunto alla sua 39ª edizione. Quest’anno, il titolo scelto è “Orizzonte”: un invito a guardare avanti, a immaginare un’impresa che non si ferma ai confini del presente.

Il focus sarà sul Mezzogiorno e sul suo ruolo strategico nel Mediterraneo. Siamo una terra di ponte, tra Europa e Africa, un territorio che può — e deve — diventare hub di sviluppo, energia e cultura industriale.

Come membro del Comitato GGI Sud, sono orgogliosa di contribuire all’organizzazione di questo evento che riunisce imprenditori, ministri, esponenti del governo e della società civile. È un momento importante per confrontarsi, ascoltare e proporre. Soprattutto, per dare voce al Sud che vuole fare impresa e innovare.

Restare qui: una scelta possibile

Sento spesso dire che “i giovani se ne vanno”. È vero, accade. Ma non è un destino. Noi possiamo, anzi dobbiamo, creare le condizioni per cui restare sia una scelta desiderabile. E questo passa, inevitabilmente, dalla cultura d’impresa.

All’Unione Industriali di Napoli, insieme a una squadra straordinaria — il presidente della mia sezione Antonio Amato, il direttore generale Francesco Benucci e il presidente Costanzo Iannotti Pecci — stiamo lavorando per costruire ponti tra generazioni e sostenere le imprese nel fare rete.

Organizziamo hackathon con gli studenti universitari, promuoviamo premi per la sostenibilità, attiviamo sportelli di supporto concreto per il lavoro, la formazione, i rapporti con INPS e istituzioni. Ma soprattutto, facciamo in modo che gli imprenditori — e quelli che lo diventeranno — non si sentano soli.

Fare impresa oggi è atto culturale

In un’epoca iperconnessa ma poco comunicante, essere parte di un’associazione di categoria significa molto più che condividere servizi: significa condividere valori, visione, responsabilità. L’impresa è un atto culturale, prima ancora che economico.

Chi fa impresa guarda avanti, cerca soluzioni, costruisce comunità. E lo fa con uno spirito che va oltre il bilancio: guarda al territorio, alle persone, al domani.

Io credo profondamente in questa missione. E credo che, proprio da qui, dal Sud, possiamo tracciare rotte nuove. Con determinazione, con creatività, e soprattutto insieme.