Scrivania piena, pile di documenti, cavi aggrovigliati, post-it ovunque.
Ti sembra familiare?
Un ambiente di lavoro disordinato non è solo un problema estetico: è uno specchio del nostro
stato mentale. E spesso è anche una delle principali cause di distrazione, rallentamento e
stress.
Ecco perché oggi parliamo di decluttering, e soprattutto di come iniziare a fare decluttering, anche
se pensi di non aver tempo o non sai da dove partire.
Cosa significa fare decluttering?
Fare decluttering non vuol dire semplicemente “mettere in ordine”.
Significa liberarsi del superfluo e riorganizzare in modo funzionale ciò che davvero serve. È
un atto pratico, ma anche mentale. Un modo per riprendere controllo sul proprio spazio, sui
propri strumenti… e sulle proprie giornate.
In ufficio questo si traduce in:
● meno accumulo e più chiarezza,
● strumenti a portata di mano (non sparsi ovunque),
● uno spazio che sostiene — e non ostacola — il lavoro.
Decluttering come iniziare? Un passo alla volta
Spesso mi viene chiesto: “Da dove comincio?”
La mia risposta è sempre la stessa: da ciò che usi ogni giorno.
Niente missioni impossibili. Inizia da una scrivania, un cassetto, un desktop. Pochi minuti al
giorno possono fare la differenza.
Ecco alcuni spunti pratici per cominciare:
1. Fai spazio visivo
Togli tutto dalla scrivania. Sì, tutto. Poi rimetti solo ciò che ti serve davvero: computer,
blocco note, penna. Il resto… si valuta.
2. Domandati: lo uso? mi serve? mi rappresenta?
Se la risposta è no, probabilmente non merita spazio né fisico né mentale.
3. Organizza per funzione, non per categoria
Raggruppa gli oggetti in base al momento in cui li usi, non solo alla loro tipologia. Un
cassetto per “scrivere”, uno per “archiviare”, uno per “progetti in corso”.
4. Scegli contenitori che aiutino davvero
Non servono scatole perfette da copertina, ma soluzioni funzionali che semplifichino i
gesti quotidiani.
5. Digitalizza il possibile
Via libera a scanner, app e archivi cloud per alleggerire anche la carta.
Spazio in ordine, mente più libera
Non è solo estetica
Non è solo questione di estetica. Quando facciamo decluttering:
● prendiamo decisioni migliori,
● gestiamo meglio il tempo,
● siamo più reattivi e meno sovraccarichi.
Un ambiente chiaro ci aiuta a pensare con più lucidità, a distinguere le priorità, a sentirci più
padroni della nostra giornata.
E in ambienti condivisi, fare decluttering significa anche rispetto per gli altri e per il lavoro
collettivo.
Il design consapevole parte da qui
Il decluttering il primo step per una nuova progettazione
Nei progetti di consulenza mi capita spesso di aiutare team e professionisti a ripensare il
proprio spazio di lavoro partendo proprio dal decluttering. È il primo passo per capire cosa
serve davvero e cosa invece è solo rumore.
Solo dopo aver “fatto spazio” possiamo capire se abbiamo bisogno di una scrivania più adatta,
di contenitori acustici, di pareti mobili, o di un sistema più efficace per archiviare.
Perché uno spazio organizzato non è mai fine a sé stesso: è un potenziatore di benessere,
produttività e identità.
E tu, da dove puoi iniziare?
Guarda ciò che ti circonda
Guarda la tua scrivania. Il tuo armadietto. Il tuo desktop.
C’è qualcosa che puoi eliminare oggi, subito?
Fare decluttering è un piccolo gesto con un grande impatto.
E spesso, fare spazio fuori… aiuta anche a fare spazio dentro.
Vuoi scoprire come cominciare a fare decluttering? Prenota una consulenza con me