
Una scuola non è solo un insieme di aule e arredi.
È un ecosistema educativo, fatto di corpi in movimento, di pensiero che cresce, di relazioni che si intrecciano ogni giorno. Progetto ambienti scolastici che parlano la lingua di chi li vive: studenti, insegnanti, dirigenti, educatori. Spazi accessibili, accoglienti e flessibili, pensati per sostenere concentrazione, creatività e senso di appartenenza.
Credo che ogni spazio educativo sia anche un ambiente che educa, non solo attraverso i contenuti, ma nel modo in cui accoglie, organizza e ispira. Per questo motivo, integro nel mio approccio:
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- Principi Montessori – come ordinarietà, libertà controllata, materiali a misura di bambino e aree fruibili in autonomia, che favoriscono concentrazione, responsabilità e inclusività
- Digitalizzazione inclusiva – progettazione di spazi che supportano l’uso di tecnologie digitali, dalla didattica digitale integrata (LIM, tablet) a ambienti cloud e laboratori STEAM, in linea con la visione di preparare al digitale fin da piccoli
- Neuroarchitettura e comfort sensoriale – cura delle variabili sensoriali (luce, acustica, materiali, arredi adattabili) per garantire ambienti che riducono stress, favoriscono benessere e migliorano apprendimento
- Design biofilico e inclusivo – uso di materiali naturali, piante, vista verso l’esterno e circolazione dell’aria, integrati con criteri di Universal Design for Learning (UDL) per garantire accessibilità e partecipazione a tutti gli studenti
Collaboro con dirigenti scolastici, docenti, famiglie, studenti e progettisti per ripensare insieme ogni spazio educativo: dalle aule ai corridoi, dai laboratori agli ambienti comuni. Ogni progetto nasce da un ascolto attento e si sviluppa attraverso un dialogo costante e una fase di prototipazione condivisa, per arrivare a soluzioni concrete, sostenibili e orientate al cambiamento.
Sono convinta che il design scolastico possa – e debba – essere uno strumento reale di trasformazione: capace di promuovere benessere, inclusione e cittadinanza attiva, offrendo a chi apprende spazi che preparano alle sfide, complesse e in evoluzione, del XXI secolo.


Una scuola non è solo fatta di muri e arredi: è un ecosistema vivo, e ogni spazio può diventare un alleato silenzioso nel costruire autonomia, inclusione e futuro.